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giovedì 30 luglio 2015

Rovigo si mette in moto per una festa nel nome di Gabbris Ferrari, maestro generoso. Con “Le stanze del Teatro”, si aprono tre finestre sul mondo visionario della sua arte


Uno spettacolo insolito e che toccherà corde profonde, articolato in tre “stanze” per ricordare un artista fuori dal comune, pittore, scenografo, costumista, regista e maestro, nel senso pieno del termine. Perché Gabbris Ferrari, scomparso lo scorso marzo, non si è limitato a creare per un mero autocompiacimento artistico, ma ha messo la sua arte al servizio degli altri, condividendo percorsi ed “insegnando”, non solo dalla cattedra di scenografia dell’Accademia di Urbino, della quale è poi diventato direttore lasciando un segno profondo anche nella vita culturale della città ventosa, ma a tutti quanti hanno avuto la fortuna di lavorare con lui. E ora sono proprio “gli altri”, ovvero attori, ballerini, scenografi, cantanti, colleghi e “compagni di strada” che mettono in scena una rappresentazione unica per celebrare la sua memoria, riprendendo i fili delle tante trame artistiche da lui intessute a cavallo fra i generi e con una cifra stilistica inconfondibile, giocosa, elegante, lieve, con un innegabile gusto per la sorpresa e l’inatteso.

“Le stanze del Teatro”, in programma nella giornata di domenica 2 agosto nella “sua” Rovigo, sarà dunque un modo per tenerne viva la memoria in una sorta di festa che coinvolgerà varie anime della città, un momento che trae forza dalle sue gioiose visioni, uno spettacolo difficilmente incasellabile, proprio come lo era la figura del maestro Ferrari. L’omaggio a Gabbris, inserito all’interno della rassegna Tra Ville e Giardini e realizzato in collaborazione con il Comune di Rovigo, mira a rispecchiare le tante facce della sua poliedrica arte a partire dai principali lavori teatrali, summa del suo trentennale impegno di collaborazione con il Teatro Sociale di Rovigo. 

Le tre “stanze”, in altrettanti luoghi della città, aprono dunque le loro porte per offrire uno sguardo sull’arte di Ferrari, su alcuni dei momenti più significativi della sua carriera e sulle “sue creature”, con il coinvolgimento di tanti degli innumerevoli artisti e persone che a vario titolo hanno avuto il privilegio di lavorare con lui: Stefano Baccini, Angela Baruchello, Antonia Bertagnon, Carlo Buson, Elena Cavallini, Nicola Dal Maso, Marina De Liso, Giorgio Donini, Fabula Saltica, Natalia Favaro, Giovanni Ferri, Andrea Follesa, Francesco Ganassin, Germano Ghirotto, Roberto Lunari, Mirella Magagnini, Luigi Marangoni, Giorgio Mazzon, Massimo Munaro, Sofia Nicoli, Thierry Parmentier, Letizia Piva, Psychodrummers, Gianluca Quaglio, Paolo Rossi, Giuliano Scaranello, Stefano Skalkotos, Andrea Zanforlin, Giulia Zuolo. Solo una piccola parte dei tantissimi che hanno immediatamente offerto con affetto la propria disponibilità a partecipare all'iniziativa, ma che non potranno essere presenti per improcrastinabili impegni di lavoro.

La giornata si aprirà fin dalle 10, con la Pescheria Nuova che ospiterà fino alle 23 “Il mondo alla roversa”, una video istallazione, a corredo di una mostra che raccoglie oggetti di scena, costumi e bozzetti, piccolo grande esempio del suo sconfinato talento pittorico.

Alle 19 in piazza Garibaldi, con “La macchina del vento” si cercherà di sviscerare alcuni momenti particolare ed il dietro le quinte del lavoro “artigianale” di un artista eclettico e generoso con un vero e proprio racconto in prima persona da parte di tanti che hanno collaborato insieme a lui.

La terza ed ultima “stanza” che si propone di aprire una finestra sul mondo visionario di Ferrari è “Il mondo della luna”, rappresentazione che si terrà ai giardini delle Due Torri a partire dalle 21.30, con lo spazio verde nel cuore della città che si trasformerà in un grande palcoscenico dove attori, musicisti, danzatori e cantanti daranno vita, in una sorta di sogno, al fantastico e immaginifico mondo artistico del maestro Ferrari, utilizzando costumi, maschere, musica. 

Vista la particolarità dell’evento e la sua collocazione in tre diverse location, fra cui due grandi spazi aperti, il tutto sarà gratuito e non è previsto alcun biglietto.

Con l'occasione si ricorda che lo spettacolo di Stefano Benni a Badia Polesine, accompagnato dalla tappa del precorso tematico dedicato al cibo Saperi e Sapori con lo chef stelato Enzo Da Prà, inizialmente previsto in cartellone per venerdì 31 luglio è stato spostato a lunedì 10 agosto.

Azzalin (PD) e Finco (Lega): nuovo disegno di legge per vietare le ricerche di idrocarburi in Polesine

Una legge “agile” che mira ad ottenere un obiettivo immediato: escludere ogni tipo di ricerca di idrocarburi nei Comuni compresi nell'area del Parco del Delta del Po, ricacciando indietro ogni possibile tentativo di sfruttamento. Dopo averla già presentata lo scorso mandato raccogliendo sostegni trasversali, ma non riuscendo a farla approvare per il “blocco” imposto dalle incombenti elezioni, il consigliere Graziano Azzalin la ripropone ora, primo atto della nuova legislatura e, significativamente, il testo ha già ottenuto la sottoscrizione da parte del capogruppo della Lega Nord in consiglio regionale, Nicola Finco, oltre a quella dei consiglieri del Pd a cominciare dalla capogruppo Alessandra Moretti.

“Il Delta del Po conosce bene quale sia il problema della subsidenza causata dalle estrazioni di metano e non intende concedere nessun appiglio a chi voglia mettere le mani sul gas presente nel sottosuolo. Una posizione chiara e trasversale che vogliamo mettere ancora una volta nero su bianco precisando un passaggio normativo che forse aveva bisogno di essere aggiornato: se la legge non ci tutela, cambiamo la legge”. Con queste parole il consigliere regionale Graziano Azzalin spiega il senso della proposta di legge che ha elaborato e che va a modificare l'articolo 30 della legge istitutiva del Parco del Delta del Po in modo da rendere impossibile la ricerca con ogni mezzo di idrocarburi: “La ratio della norma era già chiara, ma la sentenza del Tar che ha accolto il ricorso della Northsun e abrogato la delibera con la quale la Regione non concedeva il permesso di ricerca, ha reso necessaria una precisazione e quindi, al posto del comma che recita 'è vietata la realizzazione di pozzi e impianti per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi nel sottosuolo' con questo emendamento si inserisce la dizione ' non sono rilasciati: permessi di ricerca di idrocarburi, autorizzazioni per l’estrazione di idrocarburi'. In questo modo sarà possibile evitare ogni tipo di fraintendimento semantico e ribadire una chiara volontà manifestata a più riprese da parte della Regione Veneto a cominciare dal presidente Zaia, che su questo ha una posizione di totale chiusura che ci vede incrollabilmente d'accordo”

“Se la ratio della norma citata è chiara – si legge nella relazione del progetto di legge in riferimento alla legge istitutiva del Parco - meno lo è lo scopo di una ricerca per l'individuazione di depositi metaniferi, la cui presenza è nota e confermata dai fatti sopracitati, che non sia prodromica ad un successivo sfruttamento. Per evitare ogni tipo di fraintendimento semantico e ribadire una chiara volontà manifestata a più riprese da parte della Regione Veneto, il presente Progetto di legge si propone, quindi, di emendare l’articolo 30, comma 1, lettera b), della legge regionale 8 settembre 1997, n. 30, ricomprendendo nel divieto ogni tipo di ricerca di idrocarburi, con qualsiasi mezzo essa avvenga, vietando il rilascio di permessi di ricerca così come le autorizzazioni per l’estrazione di idrocarburi nell’ambito dell’intero territorio dei comuni interessati dal Parco del Delta del Po”.

Adria, Rosa Barzan: la Maggioranza sia onesta e spieghi perché votò all'unanimità per le discariche di Villadose

Il 28 febbraio 2013 fu portata in Consiglio Comunale la proposta di deliberazione riguardante la bonifica della discarica di “Taglietto 1” e la realizzazione della nuova discarica di bacino. 

In quella sede fu chiesto alla maggioranza di destra, vista la sempre maggiore diminuzione del volume dei rifiuti indifferenziati conferiti in discarica,  di rimandare ad altra data  la deliberazione in questione, alla luce anche dell’inversione di tendenza della Regione Veneto, contraria alla creazione di nuove discariche, per meglio valutare i pro e i contro della costruzione dell’impianto di Villadose, che sarebbe costato diverse decine di milioni di euro alla collettività.

I capigruppo della maggioranza ribadirono che nessun rinvio sarebbe stato possibile e che convintamente avrebbero approvato la deliberazione perché la realizzazione di una nuova discarica avrebbe evitato una “emergenza rifiuti” e i costi per i cittadini sarebbero diminuiti.

A distanza di oltre due anni le considerazioni da fare potrebbero essere più d’una: il costo del conferimento di una tonnellata di rifiuti in discarica è lievitato, e sembra che da settembre raggiungerà i 146 € a fronte dei 67 del 2013; nonostante le promesse di pubblici amministratori e di funzionari del Consorzio RSU, i costi per i cittadini non sono certamente diminuiti, oltre che essere inversamente proporzionali alla qualità del servizio di raccolta fornito da Ecoambiente; nessuna innovazione è stata posta in essere per creare un sistema premiante per i cittadini che differenziano al massimo i loro rifiuti, nonostante siano molte le realtà italiane in grado di  dimostrare che questo è possibile.
Nel complesso sistema attuale di gestione integrata dei rifiuti, dove i diversi attori (Consorzio RSU – Ecoambiente – Amministrazioni comunali) a gran voce si proclamano difensori dei cittadini contribuenti, ma che in realtà scaricano sulla collettività la loro incapacità di gestire con oculatezza un servizio di così grande rilevanza sociale e ambientale, sembra che a farla da padrone siano i diversi gruppi di potere che vogliono avere un ruolo dominante all’interno della macchina organizzativa e gestionale, seguendo un copione visto purtroppo troppe volte. Ora c’è, tra i nostri  amministratori,  chi considera adesso TAGLIETTO 1 un impianto inutile e fuori tempo, eppure nel 2013 fu votata a maggioranza e CONVINTAMENTE. Cos’è cambiato in questi due anni di così importante per rinnegare quello che prima sembrava irrinunciabile?   
Sta passando il messaggio che la raccolta differenziata è troppo costosa,   portando ad un aggravio di costi, qualcuno ha nominato i termovalorizzatori come soluzione al problema.  Sarebbe solo un insensato ritorno al passato, ma termovalorizzatori e discariche sono comunque  grandi affari che fanno girare diversi milioni di euro. 
E in tutto questo bailamme di polemiche, di politica inconcludente, di manager profumatamente pagati, di scarica barile delle responsabilità, il 30 luglio in un consiglio comunale con troppi e importanti  argomenti all’ordine del giorno, da discutere in fretta e furia come sempre, si andrà a votare il Piano finanziario di Ecoambiente e le nuove tariffe della Tari. 


Per IDV
Rosa Barzan e Simonetta Girardi

lunedì 27 luglio 2015

IPAB: i Comitati civici polesani uniti nel "no" a trasformazioni affrettate. In arrivo una legge regionale ad hoc

I quattro Comitati civici del Polesine - Comitato Altopolesano dei cittadini per il “San Luca”, Comitato Impegno per il Bene Comune, Comitato per l'articolo 32, sanità e sociale e Comitato per la Salute del Delta - hanno formalizzato agli enti istituzionali preposti una richiesta di sospensione cautelativa diretta a congelare ogni valutazione in atto o in pectore  in merito alla trasformazione giuridica delle IPAB che gestiscono servizi per anziani, non autosufficienti, persone con disabilità e hospice, tra i quali il Centro Servizi Anziani di Adria ed ha chiesto un confronto con i cittadini sul tema in oggetto.

Tutto ciò in attesa del confronto che scaturisce la presentazione, da parte del Presidente della Regione del Veneto Zaia, del disegno di legge regionale n.25 recante “Disposizioni per la trasformazione delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza e per l a disciplina delle aziende pubbliche e delle persone giuridiche di diritto privato di servizi alla persona”.

Numerosi sono stati gli studi e le azioni avviati in questi mesi per concludere la trasformazione senza che sia stata approvata la normativa che ne accompagna la conversione.

I  Comitati Civici del Polesine si chiedono quali siano le ragioni (o, rectius, gli interessi) che spingono i Consigli di Amministrazione delle IPAB ad accelerare il passo per anticipare una regolamentazione che prevederà anche la forma privatistica della nuova forma giuridica.

Il disegno di legge, infatti, che interviene dopo 15 anni di lacuna normativa regionale, intende regolamentare, come prevede la legge n. 328/2000, la trasformazione giuridica delle IPAB, che potranno decidere se divenire fondazioni/associazioni di diritto privato o trasformarsi in Aziende pubbliche di servizi alla persona (APSP) tenute a svolgere servizi socio-sanitari  quali Centri di Servizio nell'ambito della rete dei servizi sociali e del ruolo rafforzato dal piano Socio Sanitario Veneto.

Sarà ora compito dei Comitati, ora, analizzare, approfondire e discutere il duplice percorso proposto e aprire confronti con i cittadini per studiare e presentare modalità, condizioni e formule durante e al termine dell'iter procedimentale, finalizzando ogni passo alla tutela di tutti gli aspetti e i soggetti coinvolti nel processo di trasformazione e, quindi, a preservare il bene comune e l’interesse pubblico con la migliore delle proposte.


Questo il testo integrale della lettera:

Al Sig. Presidente 
Ai Sigg. Componenti CdA


CENTRO SERVIZI ANZIANI 
Riviera Sant’Andrea, 4 
45011 Adria (RO)

CASA DI RIPOSO BADIA POLESINE 
“Casa del sorriso”
via S.Nicolò, 118
45021 Badia Polesine (RO)

CASA ALBERGO PER ANZIANI LENDINARA 
via del Santuario, 31
45026 Lendinara (RO)

OPERA PIA F. BOTTONI
Piazza della Chiesa, 9
45010 PAPOZZE (RO)

OPERA PIA P. SELMI 
Via Marconi, 638
45038 POLESELLA (RO)

I.R.A.S. - ISTITUTO RODIGINO DI ASSISTENZA SOCIALE 
Via Giacomo Giro, 3 
45100 Rovigo

CENTRO DEI SERVIZI SOCIALI C. RESEMINI 
via Maffei, 370
45039 Stienta (Ro)

Al Sig. Sindaco 
Ai Sigg. Consiglieri Comunali

Comune di Adria
Corso Vittorio Emanuele II, 49 
45011 Adria (RO)

Comune di Badia Polesine
P.zza Vittorio Emanuele II, 279
45021 Badia Polesine (RO)

Comune di Lendinara
Piazza Risorgimento, 1 
45026 Lendinara (RO)

Comune di Papozze
Piazza Libertà, 1
45010 Papozze (RO)

Comune di Polesella
Piazza Matteotti, 11 
45038 Polesella (RO)

Comune di Rovigo
Piazza Vittorio Emanuele II, 1
45100 Rovigo

Comune di Stienta
Piazza Santo Stefano, 1
45039 Stienta (RO)

All’Assessore alla sanità e programmazione socio-sanitaria
Sig. Luca Coletto

Ai Sigg. Consiglieri Regionali
Sig. Graziano Azzalin

Sig.ra Patrizia Bertelle

Oggetto: Disegno di legge regionale n.25 recante “Disposizioni per la trasformazione delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza e per l a disciplina delle aziende pubbliche e delle persone giuridiche di diritto privato di servizi alla persona”. Richiesta di sospensione cautelativa di eventuali ipotesi di trasformazione giuridica della IPAB Socio Sanitaria per persone anziane e con disabilità con sede nel Comune. 
Con la presente noi sottoscritti, in rappresentanza delle rispettive collettività e dei relativi interessi diffusi, siamo a chiedere alle SS.VV. il Vs impegno istituzionale per la sospensione in via cautelare di eventuali ipotesi di trasformazione giuridica della IPAB Socio Sanitaria per persone anziane e con disabilità, con sede nel territorio di questo Comune in seguito alla presentazione in data 29.06.2015 del disegno di legge regionale n.25 recante “Disposizioni per la trasformazione delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza e per l a disciplina delle aziende pubbliche e delle persone giuridiche di diritto privato di servizi alla persona” ed un confronto con i cittadini sul tema in oggetto.
Con il citato provvedimento la Regione del Veneto intende dotarsi della normativa prevista dalla legge n. 328/200 e prevede una possibilità di scelta per le IPAB che potranno decidere se divenire fondazioni/associazioni di diritto privato o trasformarsi in Aziende pubbliche di servizi alla persona (APSP) tenute a svolgere servizi socio-sanitari quali Centri di Servizio nell'ambito della rete dei servizi sociali e del ruolo rafforzato dal piano Socio Sanitario Veneto.
Il duplice percorso alternativo prevederà modalità, condizioni e formule finalizzate, seppur in modo diverso, a tutelare i molteplici aspetti dell’istituzione coinvolti nel processo di trasformazione e, quindi, a preservare il bene comune e l’interesse pubblico.
Pertanto, si rileva l’opportunità di sospendere ogni eventuale valutazione di conversione giuridica in attesa della definizione della nuova normativa che sicuramente rappresenterà il termine di confronto privilegiato per le scelte di amministrazione della IPAB Socio Sanitaria per persone anziane e con disabilità con sede nel Comune.
Distintamente.

Per il Comitato Altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
f.to Il Portavoce - Jenny Azzolini 

Per il Comitato Impegno per il Bene Comune 
f.to Il Presidente – Omar Barbierato 

Per il Comitato per l'articolo 32, sanità e sociale 
f.to Il Referente – Cristiano Maria Pavarin

Per il Comitato per la Salute del Delta 
f.to Il Portavoce Omar Barbierato

Grazie allo sconfinato talento di Avishai Cohen si toccano le più alte vette del jazz in un memorabile concerto di Tra Ville e Giardini nel parco di Villa Le Procurative

Un appuntamento atteso e di altissimo livello che non ha deluso le aspettative, facendo perdere orientamento e senso del tempo ai tanti spettatori assiepati nel parco di Villa Le Procurative a Ceregnano, quasi investiti dall'onda musicale emotiva prodotta dalle evoluzioni magiche di uno dei più grandi contrabbassisti al mondo, nonché cantante e compositore, Avishai Cohen. Confermandosi uno uno dei jazzmen più importanti delle ultime generazioni, Cohen non si è limitato a suonare e cantare, giocando con le note, ma ha quasi intrapreso una relazione fisica con il proprio strumento, abbracciandolo, accarezzandolo, pizzicandolo, percuotendolo, tambureggiando sulla cassa armonica e guizzando sulle corde con una rapidità ed un'agilità fuori dal comune, sfoggiando tutto il suo sconfinato talento musicale.

Ad accompagnarlo sul palco gli altri due componenti dell'Avishai Cohen Trio, due giovani ed acclamati musicisti, israeliani come lui, il mirabolante pianista Nitai Hershkovit ed il vulcanico batterista Daniel Dor. Un terzetto che ha mostrato grande intesa e capacità di dialogo armonico. La riproposizione di brani estratti dall'ultimo album “From darkness” ha lasciato comunque spazio all'improvvisazione ed alla ricerca di nuove sfumature ed inediti controtempi. E se le ultime composizioni di Cohen seguono un filone più orientato verso la musica classica, quasi cameristica, nei pezzi offerti come bis nel finale di concerto, ripescando dal suo vasto repertorio, ha offerto un assaggio della sua calda ed avvolgente voce, con spaccati della sua ricerca sulle contaminazioni con i suoni mediterranei, fino alla mediorientale “Alon Basela”.

Prima dell'incredibile esibizione dell'Avishai Cohen Trio, il saluto del “padrone di casa”, il presidente uscente della Camera di Commercio di Rovigo Lorenzo Belloni, che ha evidenziato “l'intuito di Claudio Ronda che ha messo insieme una perla dietro l'altra”, e dello stesso direttore artistico, che non ha mancato di sottolineare la rilevanza dell'ospite della serata e della significativa dedica a Tamburini, ed ha richiamato anche l'attenzione sull'appuntamento del prossimo 5 agosto a Marina 70, con Tra Ville e Giardini che per la prima volta si “avventura” nella Sacca di Scardovari proponendo il concerto del giovane cantante emergente Diodato, ospite fisso delle trasmissione televisiva “Che tempo che fa”, insieme alla conversazione sulla cultura del cibo con il gastronomo Edoardo Raspelli all'interno del percorso tematico Saperi e Sapori che accompagna il festival. Al termine dell'esibizione il sindaco di Ceregnano Ivan Dall'Ara ha consegnato ai tre artisti la bandiera del “paese della felicità”.

Con questo concerto di altissima qualità la XVI edizione di Tra Ville e Giardini, è entrata nell'ultima metà del suo cartellone, che prevede ancora appuntamenti di grande rilievo. Con lo spostamento al 10 agosto della serata con Stefano Benni a Badia Polesine, accompagnata dall'incontro con lo chef stellato Enzo De Prà nell'ambito di Saperi e Sapori, il prossimo evento in calendario è quello di domenica 2 agosto a Rovigo, denominato “Le stanze del Teatro” ed intitolato alla memoria del maestro Gabbris Ferrari. Una sorpresa tutta da scoprire che coinvolgerà artisti e discipline diverse, snodandosi in varie location all'interno della città.

sabato 25 luglio 2015

Domenica a Ceregnano con Avishai Cohen il jazz come non lo avete mai sentito prima. La star internazionale con il suo trio in un imperdibile concerto dedicato a Tamburini

Non è un contrabbassista, è “il” contrabbassista: ospite dell'ottavo appuntamento della rassegna Tra Ville è Giardini, che al suo giro di boa raggiunge così una vetta musicalmente altissima, sarà, infatti, la star internazionale israeliana, Avishai Cohen, uno dei nomi più importanti del jazz contemporaneo. Compositore, bassista e cantante, Cohen, la cui reputazione è cresciuta negli anni fino a portarlo ad essere considerato uno dei più grandi bassisti al mondo, anche se è forse come compositore che la sua affermazione musicale è stata ancora maggiore, sarà in concerto domenica 26 luglio a partire dalle 21.30 nel parco di Villa Le Procurative, adagiata in un'ansa del Canalbianco, in via Cimarosa 1540 a Ceregnano (in caso di maltempo il concerto si terrà al chiuso, all'interno di villa Ca' Rosa, in via Battisti 1), con una nuova formazione artistica, il Trio che lo vede accompagnato da altri due giovani ed acclamati musicisti israeliani, il sorprendente pianista Nitai Hershkovits ed il talentuoso batterista Daniel Dor. 

Il biglietto unico costa 5 euro e sarà acquistabile all'ingresso a partire da un'ora prima dell'inizio dell'esibizione. Il concerto di Ceregnano, significativamente dedicato al trombettista Marco Tamburini, stella jazz nostrana, che aveva più volte collaborato con Tra Vile e Giardini, prematuramente scomparso lo scorso maggio, è, insieme a quella al Gezmataz Festival di Genova, l'unica tappa italiana del lungo tour di Avishai Cohen, che lo porterà da qui a febbraio ad esibirsi in Francia, Germania, Belgio Lussemburgo, Principato di Monaco, Olanda, Romania, Macedonia, Portogallo e Repubblica ceca, oltre che nella “sua” Israele, a testimonianza di come la sua fama ed il suo stile ipnotico e permeato di riferimenti alla cultura mediorientale, mantenendo sempre una grande purezza del suono, non conoscano confini.

Con il suo nuovo Trio, in un connubio fondamentale per la ricerca di assoluto, ricca di spunti ed idee nuove, ma essenziale ed attraversata da migliaia di sfumature armoniche, Avishai Cohen porta in concerto alcune delle sue composizioni originali e dei suoi nuovi arrangiamenti, presentando le musiche del suo ultimo album “From Darkness” (uscito a febbraio 2015), così come alcuni dei brani più amati dal pubblico, tratti dagli album passati e dai suoi concerti live. La sua carriera, iniziata nella prima metà degli anni ’90, è decollata grazie alla sua collaborazione con il pianista statunitense Chick Corea. L’energia che Avishai Cohen ha messo nel portare il contrabbasso alle luci della ribalta, continuando ad allargare le frontiere del jazz, gli è valsa premi e riconoscimenti a livello internazionale. Per gli amanti del genere, dunque, quello di domenica rappresenta un appuntamento imperdibile, per i “profani” è invece la possibilità di scoprirlo attraverso uno suoi dei maggiori interpreti.

Tra Ville E Giardini è organizzata grazie al contributo della Fondazione Cariparo, della Regione Veneto e della Camera di Commercio, in collaborazione fra Ente Rovigo Festival, Provincia di Rovigo ed i Comuni di Adria, Ariano nel Polesine, Badia Polesine, Canda, Ceneselli, Ceregnano, Ficarolo, Fratta Polesine, Lendinara, Polesella, Porto Tolle, Rovigo, San Martino, Trecenta.

venerdì 24 luglio 2015

La base di Zelo invasa dalla vitalità della pizzica dei Tamburellisti di Torrepaduli. Il concerto ha richiamato centinaia di spettatori stregati dai ritmi della taranta

Il ritmo coinvolgente della taranta ed i suoi echi che parlano di sole, mare e feste del lontano Salento, sono risuonati nella base militare di Zelo, ormai abbandonata da anni, cornice più che suggestiva per il concerto tutto vitalità dei Tamburellisti di Torrepaduli che hanno richiamato un pubblico davvero numerosissimo.

Complice anche la temperatura in pochi si sono lanciati nel ballo, ma quasi nessuno fra le svariate centinaia di spettatori presenti è riuscito a seguire immobile l'esibizione a base di pizzica, quanto meno tenendo il tempo con il battito delle mani.

A guidare il gruppo con voce e chitarra, l'etnomusicologo Pierpaolo De Giorgi, ai tamburelli Luca Rocco, Salvatore Crudo, e Gioele Nuzzo, che ha arricchito la sua performance anche con il dgeridoo e percussioni varie, Donato Nuzzo alla fisarmonica (abbandonata solo per un emozionante assolo al tamburello) e Valentina Cariuolo a violino e voce. Non è mancata la danza, affidata ai passi leggiadri e sapienti di Serena D’Amato, che ha completato l'esibizione rendendola un unicum perfetto.

I Tamburellisti di Torrepaduli, che hanno suonato nelle piazze di quattro continenti, sono uno dei gruppi che, a partire dal 1990, ha contribuito maggiormente alla riscoperta della musica tradizionale salentina ed in particolare della pizzica, divenuta ormai una bandiera del folklore che supera i confini della puglia e non manca di richiamare folle di appassionati e curiosi, come è avvenuto anche in questo caso.




Ovviamente soddisfatto per l'ottima riuscita dell'evento, che ha visto mobilitata anche la Protezione civile, il presidente della Provincia Marco Trombini, nonché sindaco di Cemeselli, che da cultore del genere aveva caldeggiato proprio un concerto di pizzica all'interno di Tra Ville e Giardini. Prima del concerto il direttore artistico della rassegna ha ricordato anche il prorrimo appuntamento in calendario, l'imperdibile concerto della stella del jazz Avishai Cohen a Ceregnano. La presentazione dei Tamburellisti non ha mancato si dottolineare il vaore della loro ricerca musicale ed i tanti successi che hanno ottenuto in questi anni. Poi, largo alla taranta.

giovedì 23 luglio 2015

A Trecenta con Iaia Forte una discesa agli inferi ed una via d'uscita “caraibica”. L'attrice veste i panni di Tony Pagoda per offrire una magistrale interpretazione

 E' un finale aperto a lasciare una via d'uscita “caraibica” all'amaro monologo “Ritorno in Italia” magistralmente interpretato ieri sera nel giardino di Villa Bellini a Trecenta da Iaia Forte, irriconoscibile nei panni del cantante “Tony Pagoda”, nato dalla fantasia di Paolo Sorrentino. Nel cortile della scuola l'attrice ha portato in scena una vera e propria lezione di vita, una lunga riflessione che tocca i temi del successo, della vecchiaia e dell'amore o, meglio, del sesso e della conquista, compiuta da un personaggio antesignano della folta schiera di maschere che lo stesso Sorrentino ha poi miscelato come ingrediente principale del film premiato con l'Oscar “La grande bellezza”. E non è un caso che Iaia Forte, che proprio nel film di Sorrentino interpretava la salottiera Trumeau, abbia come voluto riprendere i fili del discorso.

L'attrice è riuscita a condurre il pubblico in una discesa agli inferi, con il precipitare della situazione di Tony, ritrovatosi dalle luci della ribalta americana al fianco di Sinatra ad una festa di capodanno ad Ascoli Piceno e poi nel suo appartamento a Napoli dove la moglie gli annuncia la volontà di divorziare. L'ironia non manca e rende lo spettacolo un mix di sentimenti, con le risate che sono però sostanzialmente agrodolci, fino al pianto del protagonista ormai vinto che con rammarico ripensa a come la frase “avere tutta una vita d'avanti” torna drammaticamente alla mente quando si sente di avere ormai tutta la vita dietro. Il guizzo finale è una spolverata di zucchero, con la partenza per un viaggio verso luoghi lontani che è il modo per fuggire dalla mondanità, pallino di Sorrentino, che Tony definisce un'apnea in cui si può al massimo galleggiare. Per evitare di affondare, ecco che allora è bene lasciare tutto e nuotare via.

Grande la maestria dimostrata Iaia Forte, in grado di tenere il palco come una leonessa con uno spettacolo non facile, sia per temi, sia per prove attoriali richieste. Accanto a lei, infatti, solo Francesca Montanino, prima cantante prosperosa, poi moglie delusa e, infine, sirena hawaiana, spalla con poche battute in grado però di offrire l'appoggio necessario per mandare avanti un monologo profondo, a tratti cupo, a tratti sarcastico, come con l'impareggiabile riflessione sulla seduzione. Meritato il lungo applauso tributato alle due attrici, alle quali l'amministrazione comunale di Trecenta ha donato un omaggio floreale.

Prima dell'inizio dello spettacolo, il consigliere delegato alla cultura Cristina Rizzi ha ringraziato tutti quanti hanno lavorato all'organizzazione della serata, mentre il presidente Marco Trombini ha sottolineato di aver “sempre sostenuto che Trecenta meritasse uno spettacolo di alto livello. Importante anche il tributo a Mario e Teodosio Bellini che hanno donato questa villa per l'istituzione di una scuola agraria e che hanno fatto tanto per il Polesine”. Prima di rinnovare l'invito per l'appuntamento di giovedì a Zelo con i Tamburellisti di Torrepaduli, non ha mancato di salutare l'ex assessore provinciale Laura Negri, “che ha fatto tanto per questa rassegna e quando un'iniziativa è valida non esiste colore politico: lunga vita a Tra Ville e Giardini”. Anche il direttore artistico Claudio Ronda, che Trombini ha ringraziato per l'alta qualità della rassegna, ha rivolto il proprio omaggio a Laura Negri prima di introdurre lo spettacolo della serata. 

mercoledì 22 luglio 2015

I Tamburellisti di Torrepaduli pronti a far esplodere l'ex base missilistica di Zelo con il loro concerto a base di taranta e pizzica, l'amata musica popolare salentina

Nell'ex base missilistica di Zelo è in programma una serata esplosiva al suono della tradizione italiana. E, più precisamente, salentina, visto che i protagonisti della serata di Tra Ville e Giardini in programma domani, giovedì 23 luglio, alle 21.30 saranno i Tamburellisti di Torrepaduli, uno dei gruppi più amati e longevi fra quanti hanno fatto della valorizzazione della pizzica la propria bandiera.

La pizzica, ora più conosciuta con il nome di taranta, è ormai divenuta un vero e proprio fenomeno di massa, trasformando le feste paesane estive dei piccoli paesi salentini in eventi che superano il folklore locale, richiamando appassionati e visitatori per la forza coinvolgente di una danza che vede riversarsi nelle piazze giovani e vecchi, uniti dalla gioia di suonare e danzare per ore. L'apice di questo fenomeno è indubbiamente rappresentato dalla “Notte della taranta”, appuntamento divenuto ormai di livello internazionale.

E i Tamburellisti di Torrepaduli sono uno dei gruppi che ha maggiormente contribuito a questo grande successo. A partire dal 1990 hanno rivalutato per primi la pizzica, che da secoli la tradizione popolare del Salento utilizza come terapia per il morso della tarantola, la “taranta” appunto. Hanno inciso numerosi album che hanno incontrato grande favore nel pubblico, tra i quali lo storico “Fantastica pizzica”, “Pizzica e rinascita” venduto in più di ventimila copie, “Pizzica grica” molto noto in Grecia, e il recente “La via della Taranta”. Hanno suonato nelle piazze e nei teatri d’Italia e di tutto il mondo, dalla Grecia a Taiwan, dalla Svezia all'Albania, ed hanno sempre sorpreso tutti con il virtuosismo delle percussioni, con le tecniche vorticose della danza e con i contenuti artistici e poetici delle loro canzoni. Hanno partecipato a film nazionali ed internazionali, al fianco di attori del calibro di Monica Bellucci. Gli esaltanti ritmi dionisiaci della loro musica e della loro danza, straordinaria eredità della Magna Grecia e della tradizione salentina, infiammano le folle in una travolgente partecipazione collettiva.

La voce, intensa e passionale, è quella di Pierpaolo De Giorgi, etnomusicologo e leader del gruppo, che suona anche la chitarra. Il primo tamburello è quello entusiasmante di Luca Rocco. Nuove ed entusiasmanti le percussioni di Gioele Nuzzo. La fisarmonica è suonata da Donato Nuzzo, che è anche tamburellista d’eccezione, mentre al violino c'è tutta la maestria di Valentina Cariulo. Prima ballerina e coreografa è Serena D’Amato, che danza con grande eleganza e stile, Salvatore Crudo è l'atletico primo ballerino e valente tamburellista. 

Sarà difficile se non impossibile, dunque resistere seduti alle coinvolgenti note che risuoneranno giovedì sera a Ceneselli in quella che un tempo base missilistica del 79° Gruppo Intercettori Teleguidati sorta tra gli anni 1950 - 1960. Costituita da due zone: una logistica, sulla quale insistono manufatti e caserme, l’altra adibita a lancio, lungo la Strada Regionale 482. Nel 1999 la base viene chiusa definitivamente, dopo che gli americani avevano già provveduto ad abbandonarla nel 1987.


Dopo la X-Alps, acrobazia in parapendio tra Friuli e Piemonte

L'attenzione del volo in parapendio è calamitata da due importanti manifestazioni di acrobazia, in Friuli la prima ed in Piemonte l'altra.
Dal 06 al 09 agosto i migliori piloti di acrobazia in parapendio al mondo si daranno battaglia durante la terza edizione di Acromax, tappa che va a formare la Coppa del Mondo di questa specialità. La competizione prevede un numero massimo di 35 partecipanti, tra questi l'italiano Nicola Donini di Molveno (Trento), ed è organizzata dal Volo Libero Friuli.
Consueto teatro sarà il Lago di Cavazzo, detto dei Tre Comuni, in quanto le sue acque bagnano anche i territori di Bordano e Trasaghis (Udine), il più esteso tra i laghi naturali friulani, 6500 metri di lunghezza. 
Lungo la sponda ovest del bacino sarà posta una zattera galleggiante nel cielo sopra la quale avverranno spettacolari acrobazie individuali ed a coppie, manovre mozzafiato dove  accelerazioni e forza di gravità sembrano piegarsi al talento e alla creatività dei piloti. Il pubblico potrà ammirare ogni istante della competizione dall'atterraggio lungo la riva, aperto anche a chi non partecipa alla gara e collegato con navette al decollo.
I piloti spiccheranno il volo da un prato esposto a sud sulle pendici del monte San Simeone a 1180 metri di quota. Lo si raggiunge risalendo da Bordano per una comoda strada forestale ed, una volta giunti, si può godere 
di una magnifica vista sul paese sottostante, sulla piana del Tagliamento e sulla vallata del lago.

Ad Omegna (Verbania), sulle acque del Lago d'Orta, dal 13 al 16 agosto, appuntamento con l'undicesima Acroaria, tappa di Coppa del Mondo d'acrobazia in parapendio. 
Circa cinquanta piloti rappresenteranno una quindicina di nazioni. Organizzazione a cura dell'associazione Voglia di Volo.
Dal lungo lago della cittadina verbana, all'estrema propaggine settentrionale del bacino lacustre, il pubblico seguirà le evoluzioni spettacolari di questi mezzi con manovre che vanno oltre il normale inviluppo di volo e sottopongono i conducenti a sollecitazioni importanti. 
Pertanto i parapendio per questa disciplina sono costruiti con caratteristiche specifiche ed i piloti si sottopongono ad un'adeguata preparazione fisica, oltre che allenamenti tecnici per eseguire correttamente le figure.
Tutte le manovre in singolo e "synchro", cosiddette perché eseguite all'unisono da due mezzi, sono codificate e ad ognuna è assegnato un quoziente di difficoltà. 
Una giuria assegna un punteggio che, raccordato al coefficiente, determina la classifica finale.
I decolli avverranno da circa 1400 metri di quota dalle pendici del Mottarone con atterraggio su un'enorme zattera galleggiante posta in bella vista dinanzi al lungo lago.
Molte le iniziative di contorno alla manifestazione con tendoni ristoro e musica tutte le sere. In particolare l'organizzazione pensa di replicare la giornata dedicata ai giovani e il volo che lo scorso anno raccolse
l'adesione di ben 600 ragazzi.
Le manifestazioni acro sono riconosciute dalla FAI (Federazione Aeronautica Internazionale) e dall'Aero Club d'Italia.

Per restare in tema di ammaraggi, nel frattempo la baia del Principato di Monaco ha assistito all'ultimo atto della settima edizione della X-Alps 2015, gara di escursionismo e volo in parapendio. Era decollata da Salisburgo in Austria il 5 luglio.
La competizione ha visto impegnati 32 atleti di 18 nazioni lungo l'arco alpino per una distanza di 1038 chilometri conteggiati per linee rette passando attraverso dieci punti di aggiramento.
Per la quarta volta consecutiva ha vinto lo svizzero Christian Maurer che ha impiegato otto giorni e quattro ore per compiere l'intero tragitto con obbligo di volare o camminare e divieto dell'uso di qualunque altro mezzo.
In totale ha percorso 2059 chilometri, dei quali 1654 in volo e consumato le scarpe per i restanti 405. 
Alle sue spalle il tedesco Sebastian Huber, distanziato di 18 ore e tallonato dall'austriaco Paul Guschlbauer buon terzo. 
Aaron Durogati di Merano, unico italiano presente alla dura competizione, si è classificato al sesto posto. Durogati ha condotto una gara brillante e generosa, arrivando un paio di volte dei primi tre posti e migliorando la sua precedente partecipazione che lo aveva visto settimo.

Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL

lunedì 20 luglio 2015

Veneto Agricoltura, Azzalin chiede alla Giunta regionale quali risorse per sperimentazione e ricerca e copertura salariale agli operai a tempo determinato

“Gli stagionali di Veneto Agricoltura, ora divenuta Agenzia veneta per l'innovazione del settore primario rischiano di non vedersi riconosciute le 165 giornate previste dagli accordi contrattuali e questo con gravi ripercussioni sia sulle loro situazioni personali, sia su quelle delle attività di sperimentazione e ricerca”. E' con queste motivazioni che il vicepresidente della III commissione consiliare Graziano Azzalin ha depositato oggi un'interrogazione nella quale chiede alla Giunta “se e in quali tempi intende stanziare le risorse necessarie per garantire sia lo svolgimento delle funzioni di sperimentazione e ricerca riconosciute per legge, sia la copertura salariale agli operai a tempo determinato”.

“Nei centri polesani di Veneto Agricoltura ‘Pradon’ a Porto Tolle e e ‘Po di Tramontana’a Rosolina  - sottolinea Azzalin - si svolgono attività di ricerca e sperimentazione previste dalla legge di riforma, ma attualmente, per motivi di ordine economico, agli operai a tempo determinato non può essere garantita la completa copertura salariale delle 165 giornate programmate dall’attività. Per assicurare tale copertura è necessario un ammontare complessivo di circa 100 mila euro per portare da 121 a 165 giornate lavorative i 14 operai a tempo determinato che operano nel centro ‘Po di Tramontana’ e da 154 a 165 giornate lavorative gli 8 operai a tempo determinato che operano nel centro ‘Pradon’. Altre criticità sono presenti anche nei Centri forestali, in particolare di Verona e di Montecchio Precalcino dove, in mancanza dei fondi per le sistemazioni idraulico-forestali che sono stati negati a Veneto Agricoltura negli ultimi 4 anni, ad oggi mancano circa 150 mila euro per consentire agli operai a tempo determinato di svolgere le 165 giornate lavorative”.


Il consigliere del Pd spiega infatti che “con la Legge di stabilità regionale per l'esercizio 2015 è stata decisa una riduzione di stanziamenti a favore di Veneto Agricoltura pari a 600 mila euro: così si rende di fatto inapplicata la legge di riforma di Veneto Agricoltura perché si vanno a penalizzare proprio le attività di sperimentazione e ricerca richiamate nella legge regionale 37 del 28 novembre 2014 che ha stabilito la trasformazione dell’Ente Veneto Agricoltura in Agenzia Veneta per l’innovazione nel settore primario”.

Iaia Forte martedì 21 a Trecenta con uno spettacolo firmato da Paolo Sorrentino. Dopo “La grande bellezza” veste i panni del cantante neomelodico Tony Pagoda

Dopo il successo del concerto di Tonino Carotone a Beverare, nella corte della tenuta agricola di Sant'Egidio, martedì prossimo, 21 luglio, il cammino di Tra Ville e Giardini raggiunge Trecenta  con un appuntamento all'insegna del grande teatro.

Protagonista della serata, a partire dalle 21.30, sarà infatti Iaia Forte, una delle più importanti ed apprezzate attrici italiane, che dal grande schermo al teatro, fino alla televisione, ha dimostrato versatilità e capacità interpretative fuori dal comune, partecipando a film e spettacoli tra i più premiati dalla critica negli ultimi anni. Nel cinema è stata lanciata da Pappi Corsicato, lavorando fra gli altri con Maurizio Nichetti, Marco Ferreri, Mario Martone e Marco Risi, ottenendo due Nastri d'argento e un premio Sacher come migliore attrice protagonista, fino alla partecipazione nel film “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino premiato con l'Oscar, nel quale vestiva i panni della salottiera Trumeau al fianco di Toni Servillo.

Ed è proprio con Toni Servillo che aveva preso il volo la sua carriera teatrale, che l'ha poi portata a lavorare con i maggiori autori italiani, da Luca Ronconi a Carlo Cecchi. Il cerchio si chiude con lo spettacolo che Iaia Forte porterà in scena a Trecenta, “Tony Pagoda – Ritorno in Italia”, un adattamento di Paolo Sorrentino del suo libro “Hanno tutti ragione”, nel quale l'attrice si trasforma in Tony P., cantante napoletano neomelodico, vittima di sé e del suo successo, annegato nell'alcol che, fra barlumi di memoria e sarcastiche considerazioni sull'amore, canta in un dialogo continuo fra musica e parole in una sorte di infinita partitura.

“L’incontro con Tony P. e con la scrittura di Sorrentino – spiega la stessa Iaia Forte - è stato così felice e naturale, nonostante l’innaturalezza della mia incarnazione in questo maschiaccio napoletano, che ho deciso di ritornarci. Nel primo spettacolo, 'Hanno tutti ragione', Pagoda è a New York, e canta al Radio city Music hall davanti a Sinatra. In questo secondo lavoro lo ritroviamo ad Ascoli Piceno in un concerto di capodanno in cui, insieme ai suoi cavalli di battaglia canta standard americani, in una sorta di autocelebrazione del recente successo. Tra fiumi di champagne, delusioni amorose, battute fulminanti e riflessioni malinconiche, l’ironia e la complessità di questo personaggio si delineano con ulteriori sfaccettature, regalandoci 'perle di saggezza' e una disperata, calda vitalità”.

Il grande teatro firmato Paolo Sorrentino, che vedrà sul palco anche Francesca Montanino e le musiche dal vivo eseguite da Fabrizio Romano (aiuto regia Carlotta Corradi, scene di Nicolas Bovey, produzione e distribuzione Pierfrancesco Pisani e OffRome in collaborazione con Infinito s.r.l ) andrà in scena nel cortile del settecentesco Palazzo Biasi Bellini, donato nel 1942 al Ministero dell’Educazione Nazionale dai fratelli Mario e Teodosio Bellini per l’istituzione di una scuola tecnica agraria, che ancora ospita l'Istituto professionale per i servizi con corsi di studio di enogastronomia e ospitalità alberghiera e di agricoltura e sviluppo rurale.

domenica 19 luglio 2015

Tonino Carotone, pura energia nella corte della Tenuta Sant'Egidio di Beverare. Ad aprire la serrata un viaggio nella storia del cibo fino alla degustazione finale



Una bordata di pura energia musicale. Tonino Carotone con la sua ironia e la sua irrefrenabile verve ha letteralmente travolto il numeroso pubblico che ieri sera si è assiepato nella corte della tenuta Tenuta San Egidio di Beverare, a San Martino di Venezze godendosi una serata assolutamente unica, quasi una raffinata riedizione delle antiche feste sull'aia, nel quale non è mancato nulla, dal divertimento alla cultura, fino al buon cibo.

Il “ragazzo di strada” ha presentato un repertorio vario, fra gli intramontabili omaggi all'amato Fred Buscaglione con “Fantastica” ed al cantante sul quale ha addirittura modellato il proprio nome d'arte, Tonino Carosone, con “Tu vuo' fa' l'americano”, oltre naturalmente a “Sono un ragazzo di strada” de I corvi che gli ha regalato una buona fetta di successo, fino ai suoi nuovi successi accompagnato sul palco da Piluka, la cui voce potente è stata una sorpresa emozionante, che ha raggiunto il suo culmine con un'interpretazione straordinaria e potente, delicata ma quasi virile, di “Parole di Mina”.

Accompagnato da Mario Pelagatti alla chitarra, da Francesco Meles alla batteria, da Guglielmo Facchinetti alla tromba, da Matteo Pozzi alle tastiere, da Piergiorgio Muccio al trombone ed Antonello Gini al basso (in gran parte reduci del gruppo ska “Arpioni”), fra un flamenco ed un'ode funebre, ovviamente per niente malinconica, fra un inno alla vita e la ballata "El Provinciano", Carotone fischia, ride, scherza, si muove e balla sul palco come un ragazzino, incurante dell'afa, anche se a metà concerto ammette “fa un po' caldino” prima di prorompere in una delle sue grasse risate. Inno alla spensieratezza ed alla gioia, il concerto di ieri sera è stata l'ennesima conferma di quanto nonostante il suo look da gangster sgangherato “Tonino” abbia un cuore musicale grandissimo e sia una star generosa, con il senso della “fiesta” a cancellare tutte le storture di “un mondo difficile”. In chiusura, ovviamente, ultimo dei bis, anche la divertente e divertita interpretazione della sua bandiera, ovvero “Me cago en el amor” grazie alla quale ha conosciuto il successo che lo ha reso grande ed inimitabile.

Prima del concerto il saluto da parte del sindaco di San Martino di Venezze Vinicio Piasentini, che ha attivamente contribuito all'evento, che ha ringraziato la proprietà della tenuta per aver messo a disposizione la grande corte, ed ha sottolineato, da vicepresidente della Provincia proproi le “difficoltà che le Province, investite dalla riforma Delrio stanno attraversando anche nel cercare di tenere in vita manifestazioni importanti come Tra Ville e Giardini”. Il direttore artistico Claudio Ronda ha invece evidenziato gli aspetti relativi alla prima parte della serata, ovvero quella della prima tappa del percorso dedicato alla cultura del cibo “Saperi e sapori”. 

Il primo ospite della “rassegna nella rassegna” è stato il professor Danilo Gasparini, che con grandi capacità didascaliche è riuscito a ripercorrere a grandi tappe la storia dell'alimentazione, fra aneddoti e curiosità, ricordando come il cibo rappresenta l'identità di un popolo o di una religione, “basti pensare che musulmani ed ebrei non mangiano maiale, mentre gli inglesi non mangiano il cavallo ed il coniglio, quest'ultimo in particolare perché simbolo di lussuria”. 

E se “l'uomo è ciò che mangia, ma soprattutto è ciò che ha mangiato”, il professor Gasparini, docente di Storia dell'agricoltura e dell'alimentazione dell'Università di Padova e del master di Ca' Foscari in Cultura del cibo e del vino, ospite fisso della trasmissione televisiva Geo&Geo, ha ricordato che “il cibo è anche un linguaggio”, tanto che vi sono luoghi identificabili con il cibo, come la Sicilia con le arance, ed ha una sua vera e propria grammatica che si è formata nei secoli attraverso lo “stare a tavola”: per esempio nel medioevo non si usavano le posate, c'era un bicchiere unico e non vi erano tovaglie, tutti “mediatori” arrivati successivamente. 

Nei secoli, ha spiegato Gasparini, il cibo è variato attraverso i principi di sostituzione (“prima della scoperta dell'America la polenta si faceva con il miglio”), di incorporazione, si pensi al kiwi, di combinazione, “con le spezie che servivano, per esempio, a distinguere lo stesso piatto fra tavole dei signori e di contadini”, e di contaminazione, che è poi la “vera forza della cucina italiana nata sostanzialmente da un matrimonio fra cucina povera e cucina nobile, nell'eterno conflitto città-campagna”. Infine, le grandi svolte, come quella dell'arrivo dei prodotti dall'America e quella della scatoletta, diffusasi a partire dalla Grande guerra. Senza contare l'avvento della pubblicità che ha ulteriormente modificato le nostre abitudini alimentari.

Un excursus interessante che è poi approdato, dopo il concerto di Carotone, ad una vera e propria degustazione di altissima qualità con i prodotti delle aziende che hanno scelto di accompagnare il percorso di Saperi e sapori: La Lumaca Polesana di Roberta Pellegrini di San Martino, Il Frutteto di San Martino e l'Agriturismo Corte Carezzabella, la Società Agricola Felisatti srl di Ca’ Tron, la Biscopan srl di Badia, l'Abafooods di Badia, Borsari industria dolciaria di Badia, il Panificio La Mesa di Roberto Bianchini di Villadose.