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mercoledì 14 ottobre 2015

Polesine, Azzalin: un progetto di legge regionale unanime per vietare ogni tipo di ricerca di idrocarburi nel Parco del Delta

E' stato approvato all'unanimità dalla Seconda commissione del consiglio regionale il progetto di legge che va a modificare l'articolo 30 della legge istitutiva del Parco del Delta del Po in modo da rendere impossibile la ricerca con ogni mezzo di idrocarburi nel territorio dei comuni ricompresi nell'area protetta. 

Il consigliere regionale Graziano Azzalin, primo firmatario della proposta di legge, esprime tutta la propria soddisfazione: “Sono molto contento che ancora una volta tutte le forze politiche del Veneto abbiano espresso in modo unanime la contrarietà alle trivellazioni. Credo che questo possa essere un esempio sul quale si possano inserire anche le azioni di contrasto alle mire speculative di cui è oggetto il territorio del Parco regionale dell'Emilia Romagna. Ricordo che presto si dovrebbe andare a votare proprio con il referendum nazionale per ribadire il no alle estrazioni”.

Per quanto riguarda il progetto di legge, che deve essere ora sottoposto al voto del consiglio, probabilmente già prima della fine del mese, “la ratio della norma era già chiara, vietando prospezioni, estrazioni e coltivazioni – spiega Azzalin riferendosi all'articolo 30 - ma la sentenza del Tar che ha accolto il ricorso della Northsun e abrogato la delibera con la quale la Regione non concedeva il permesso di ricerca, ha reso necessaria una precisazione e quindi, al posto del comma che recita 'è vietata la realizzazione di pozzi e impianti per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi nel sottosuolo', con questo emendamento si inserisce la dizione ' non sono rilasciati: permessi di ricerca di idrocarburi, autorizzazioni per l’estrazione di idrocarburi'. In questo modo sarà possibile evitare ogni tipo di fraintendimento semantico e ribadire una chiara volontà manifestata a più riprese da parte della Regione Veneto a cominciare dal presidente Zaia, che su questo ha una posizione di totale chiusura che ci vede incrollabilmente d'accordo”. Non a caso il progetto di legge, oltre alla firma di Azzalin e dei colleghi del Pd vede anche la sottoscrizione del capogruppo della Lega Nord in consiglio Nicola Finco

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