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lunedì 29 febbraio 2016

Adria, "Non solo 8 Marzo: Storie di Tutti i Giorni" e "Il filo di Arianna"

Il Comitato Impegno per il Bene Comune organizza lunedì 7 marzo alle ore 18 presso Sala Cordella ad Adria un'iniziativa dal titolo "Non solo 8 Marzo: Storie di Tutti i Giorni", un reading di lettere e racconti di vita vissuta letti da voci femminili e maschili che omaggeranno la Giornata internazionale della donna, ma anche tutte le altre giornate di straordinaria quotidianità.

Leggeremo storie di donne...appassionate e appassionanti...profonde, leggere...ma tutte vere...
Non conosceremo i volti o i nomi...ma conosceremo il loro viaggio attraverso luci ed ombre di una vita sempre in salita, ma mai con il fiato corto.

L’iniziativa fa parte de “Il Filo di Arianna”, un fil rouge, un ideale collegamento che vuole mettere in connessione diverse per la Giornata Internazionale della Donna per stabilire un legame argomentativo e un segnale di coesione sul tema, un modo per raccontare la disponibilità reciproca a fare rete, come le donne sanno fare, nelle piccole cose... che, come il filo di Arianna, indica la strada che conduce verso l' uscita, la libertà....

Aderiscono a “Il Filo di Arianna”, “Le donne viste da Marte, gli uomini celebrano le donne” iniziativa organizzata dall’Associazione Culturale I Druidi l’8 Marzo alle ore 19.30 presso il Bar Cavour e la mostra “La forza della donna 2016” organizzata dall’Associazione Ametiste dal 6 all’8 Marzo presso il Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo.

Impegno per il Bene Comune

domenica 28 febbraio 2016

Adria, Impegno per il Bene Comune: tutelare Ca' Emo dalle responsabilità di Coimpo-Agribiofert

Impegno per il Bene Comune ritiene che ogni Amministrazione che governi ad Adria, oggi ed in futuro, debba far sentire la propria vicinanza istituzionale alla comunità di Ca’ Emo ed esorta fin d’ora il Sindaco in carica  affinché  il Comune si costituisca parte civile nel processo che dovrà chiarire le responsabilità  di Coimpo - Agribiofert.

Non comprendiamo la scelta della Provincia di Rovigo di consentire una ripresa dell’attività che tanti disagi ha provocato alla popolazione nei luoghi che un anno e mezzo fa sono stati teatro di una tragedia che ha lasciato segni  indelebili  negli animi di tutti  con  i quattro morti caduti sul luogo di lavoro.  

E non si comprende neppure l’inerzia e il silenzio del Comune di fronte ad una scelta che, immotivatamente, contraddice una linea che sembrava finalmente tutelare l’interesse collettivo, la salute dei cittadini, la salubrità dell’ambiente, in sintesi il bene comune.

Noi Lista Civica Impegno per il Bene Comune siamo a fianco della popolazione di Ca’ Emo ed esortiamo tutti i cittadini ad essere solidali con questa comunità adriese anche attraverso la raccolta di firme che Ca’ Emo Nostra propone e ci impegnamo da subito e senza indugio rispetto alle richieste formulate dal Comitato Ca’ Emo Nostra.

Diciamo chiaramente “sì” a telecamere che possano controllare il transito dei mezzi sulle strade della frazione e “sì” anche a un programma serrato di controlli concordato con il Comitato, un programma che includa anche un piano per il monitoraggio  degli odori.

Impegno per il Bene Comune

giovedì 25 febbraio 2016

Adria, a Bellombra cittadini e Impegno per il Bene Comune fanno il punto sul programma per la frazione

Lunedì sera Impegno per il Bene Comune ha incontrato i Cittadini di Bellombra, numerosi ed interessati a presentare domande, proposte ed osservazioni critiche, dimostrando che la Frazione non solo è viva ma ha voglia di partecipare alla vita del Comune, senza essere lasciata in secondo piano come - lamentavano - è successo nelle ultime amministrazioni. 

Ma le Frazioni sono già oggi il cuore di molte attività che danno vita alla Città con una sensibilità ed una prospettiva che nel proprio centro pone la stessa importanza di cui ha goduto quello cittadino.

Si tratta, perciò, di invertire la rotta a livello amministrativo rispetto agli ultimi 30 anni: riportare in vita i Centri delle Frazioni, al pari del Centro storico, attraverso primi interventi urgenti (come la linea adsl e l'illuminazione pubblica nelle vie adiacenti al centro con caratteristiche idonee alla sicurezza, guardrail sulle strade arginali, aiuto concreto alle associazioni che si occupano di implementare lo scarso trasporto pubblico tramite mezzi propri) e con politiche di decentramento e partecipazione civica che salvino dall'abbandono gli edifici comunali come l'ex scuola elementare (nuovo uso e funzioni per gli edifici comunali, l'istituzione di Comitati di Frazione e Quartiere che permettano ai cittadini di portare le proprie istanze direttamente in Consiglio Comunale, il sostegno all'agricoltura biologica e sostenibile, la valorizzazione turistica dei piccoli Centri come lo sono quelli frazionali attraverso le tradizioni e i prodotti tipici, il decentramento di servizi comunali e molto altro in tale direzione).

In uno dei prossimi incontri, che si terrà a Bottrighe,sarà, in questo senso, aperto il confronto con i Cittadini sul tema, accennato proprio a Bellombra, di attirare aziende che si integrino col nostro territorio e con quelle già presenti, come ad esempio un'azienda che possa lavorare il mais in funzione della produzione Novamont già insediata a Bottrighe, avviando così lo sviluppo dell'indotto, che da troppo tempo soffre per le cessate produzioni importanti.


Omar Barbierato
Impegno per il Bene Comune

lunedì 22 febbraio 2016

Adria, vigili armati: un giovane ai suoi concittadini "volete vivere in una prigione"

Riceviamo e pubblichiamo una nota del cittadino adriese Elia Barbujani.

"La Giunta comunale di Adria ha annunciato di voler munire i vigili urbani di manganelli, spray urticanti e pistole elettriche, per garantire la sicurezza dei cittadini. E' con crescente inquietudine che assisto a questa estensione di dispositivi di  sorveglianza in una città di piccole dimensioni come Adria. Si potrebbe subito dire che il provvedimento della Giunta è certamente illegittimo per eccesso di potere rispetto alla Circolare n. 557/2011 del Ministero dell'Interno. Non è solo l'incompetenza, ma anche la familiarità della parola "sicurezza" a turbarmi. Questi stumenti sono proporzionati ai pericoli da prevenire? Giorgio Agamben ha spesso riscontrato che l'ossessione per la sicurezza permette "di tagliare corto", e di imporre misure che altrimenti non si accetterebbero. Il paradigma dello Stato d'eccezione, dello stato d'emergenza si impone come normalità quotidiana. Agamben ritiene che il diffondersi di questi dispositivi porti con sé un processo di spoliticizzazione: il cittadino ha paura, resta in casa, non partecipa alla vita pubblica. La relazione con il potere non è democratica: il cittadino si offre nudo con i propri dati, impronte digitali, immagini. Il potere ha armi e videocamere di sorveglianza. Lo spazio non è pubblico, ma è una prigione. Noi chiediamo di vivere come in una prigione. Forse, ad Adria, la paura e la nevrosi portano a desiderare maggior sicurezza, ma è di maggior dibattito e relazioni ciò di cui abbiamo bisogno."

venerdì 12 febbraio 2016

Referendum su trivellazioni. Azzalin (Pd): “Il Governo cambi data e favorisca la partecipazione con l’Election Day, come proposto dalle Regioni”

“La data del 17 aprile va a penalizzare pesantemente la partecipazione alla consultazione referendaria sulle trivellazioni. L’indicazione del Governo va in senso contrario alla necessità di dare ascolto e di coinvolgere i cittadini su una questione di primaria importanza per il territorio e la qualità dell’ambiente”. 
La presa di posizione è del consigliere regionale del Pd e vice presidente della Commissione Agricoltura e Politiche del lavoro, Graziano Azzalin,  che insieme al presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti rappresenta il Veneto nel gruppo di lavoro delle 10 Regioni (ora 9) proponenti il referendum anti-trivelle. 

“Essendo previsto, per la validità del referendum, il raggiungimento del quorum, a differenza di quello istituzionale posto dal presidente del Consiglio come un grande momento di confronto istituzionale, è evidente che, slegando la consultazione dalle elezioni amministrative, questo obiettivo diventa oggettivamente difficile. Il parere dei cittadini non solo andrebbe favorito ma politicamente richiesto: la soluzione più logica, anche dal punto di vista del risparmio di soldi pubblici, era quella di inserire il referendum in un Election Day”. 

giovedì 4 febbraio 2016

Adria, il via alla petizione per impegnare il consiglio comunale sulla prossima scelta di trasformazione della casa di riposo.

Impegno per il Bene Comune promuove questo sabato alle 1030 presso largo Mazzini l'avvio della raccolta firme per la petizione popolare sulla Casa di Risposo di Adria. 
Noi ci siamo già espressi sull'importanza che la struttura rimanga pubblica per le opportunità date solo alle future strutture pubbliche di poter svolgere i servizi socio sanitari  nella nostra città e per tutto il Delta che potrebbero essere a rischio di trasferimento con la fusione delle Ulss. 
Se la Casa di Riposo diventasse Azienda Pubblica infatti potrebbe ospitare e gestire moltissimi servizi attualmente gestiti dall'Ulss o da ditte esterne in appalto, ed altri servizi ad oggi mancanti, e potrebbe farlo assumendo personale con contratti stabili e pubblici, generando economie. 
E' fondamentale che il Consiglio Comunale e l'amministrazione di Adria si esprimano quindi in modo chiaro sul futuro del c.s.a., e che il consiglio d'amministrazione della Casa di Riposo, in quanto espressione politica dell'attuale maggioranza e minoranza, sia vincolata alla volontà dei cittadini e dei loro rappresentanti. 
A margine di questa iniziativa chiediamo inoltre che il Sindaco si faccia portatore di alcune nostre istanze rispetto al consiglio d'amministrazione e ai cittadini: chiediamo che il lascito della sig. Renovati sia reso pubblico, si dica se è vero che si sta pensando ad alzare le rette degli ospiti e per quale ragione, infine, si indichi dove è stata posta la targa che commemora la sig.a Renovati. 
Finora la maggioranza ha ridotto i ragionamenti sul futuro della Casa di Riposo  solo in termini di edilizia rispetto ai problemi di adeguamento della struttura o alla costruzione di una nuova, mentre l'offerta dei servizi, l'aspetto umano e la tutela dei posti di lavoro legati all'attuale proposta di legge regionale n.25 di Zaia non sono stati affrontati politicamente in modo colpevole fino ad ora.

Impegno per il Bene Comune

mercoledì 3 febbraio 2016

Adria si candida con Impegno per il Bene Comune a diventare città universitaria



Per rilanciare Adria bisogna costruire  progetti che siano collegati in modo stretto alla nostra cultura e al nostro territorio. Adria, grande nella storia per i suoi valori culturali e per il duro lavoro di chi ha vissuto in questo territorio), si è fermata dormendo su allori passati alimentando un presente/ futuro che spinge sempre più giovani a cambiare aria e residenza in cerca di Comuni più attenti alle loro esigenze culturali e sociali così come fanno, purtroppo, le famiglie in cerca di prospettive di lavoro.

Impegno per il Bene Comune intende essere parte attiva del processo inverso affinché Adria possa tornare ad attirare e proporre ai giovani e alle famiglie un futuro culturale e lavorativo. 

Per questo motivo Impegno per il Bene Comune sostiene e promuoverà, nel suo programma elettorale alle prossime amministrative, il progetto di insediare nella sede dell’ex Tribunale corsi di laurea  per giovani che vogliano svolgere professioni sanitarie finalizzate all'igiene e alla sicurezza dei prodotti alimentari, con il sostegno dell'Ulss e corsi che siano collegati con l'ambiente e il patrimonio storico/archeologico del nostro territorio che integrino l'offerta  culturale del Cur a cui Adria dovrebbe avvicinarsi concretamente. 

Questi corsi, oltre che  portare nuovi giovani nella nostra realtà comunale, permetterà ai nostri ragazzi e a tutti coloro che vogliono intraprendere la strada dello studio in quei campi culturali l’opportunità di trovare nel nostro Comune un punto di sostegno e di fondamentale presenza nella loro strada di formazione. 

Crediamo che questo progetto possa essere  alla base di una rinascita culturale e lavorativa del nostro territorio e che possa essere l’inizio di una nuovo trend economico, finalmente positivo.

Marco Tosato, Impegno per il Bene Comune